Lo scorso 11 febbraio si è tenuta una serata informativa proposta da Risto 3 s.c. e la Gestione Associata delle Comunità – Valle dei Laghi e aperta alla cittadinanza per discutere di alcuni fenomeni emergenti del nostro tempo come il cambiamento dei consumi alimentari nelle giovani generazioni e il paradosso dello spreco alimentare che caratterizza la nostra società.
Filippo Oncini, dottorando del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Trento, partendo da un’attenta analisi sull’evoluzione dei consumi nelle giovani generazioni, ha proposto un’interessante riflessione sul ruolo della mensa scolastica e delle istituzioni nell’educazione alimentare; tra gli aspetti più caratteristici dei nostri tempi vi è infatti l’affermarsi di nuovi modelli alimentari spesso guidati dalle pubblicità e dalla corsa al consumo, e che sono tra le cause dell’aumento dei tassi di obesità e di alcuni tipi di patologie già nell’età infantile. Questi modelli spesso contrastano le linee guida e raccomandazioni per la sana alimentazione e creano forti differenze tra quello che è proposto a livello istituzionale secondo il modello mediterraneo, e ciò che le persone sono solite consumare quotidianamente a casa.
Si è proseguiti con Roberto Scarpari, coordinatore di Siticibo per Banco Alimentare Trentino Alto-Adige Onlus, che è intervenuto sul tema dello spreco: le cifre parlano di una povertà in crescita con un aumento della difficoltà di accesso al cibo, fenomeno assai paradossale se paragonato allo spreco di alimenti che quotidianamente avviene nelle nostre case, nei ristoranti, nelle scuole. Banco alimentare da anni opera per contribuire alla soluzione dei problemi della fame, dell'emarginazione e della povertà, mediante la raccolta delle eccedenze alimentari dalla grande distribuzione ad enti che assistono persone in stato di indigenza. Un esempio concreto di sostegno che ha lo scopo di cercare di arginare lo spreco alimentare e aiutare le persone in difficoltà.
A conclusione molti dei presenti hanno partecipato alle riflessioni proposte dalla moderatrice ed antropologa alimentare Marta Villa sui confini entro cui l’intervento scolastico è doveroso per educare al gusto e all’alimentazione corretta e su come sia possibile contribuire alla riduzione degli sprechi.
L’ampia partecipazione alla serata è sicuramente un buon segno, e fa ben sperare nella crescente sensibilità dei cittadini verso i temi legati all’alimentazione e all’ottimizzazione del cibo.