Festa Intercultura Opera Barelli

Un omaggio alle collaboratrici e collaboratori, provenienti da tutto i mondo, che lavorano in Risto 3.
Un aggancio odierno ad un preciso passato storico dei trentini: emigrati a migliaia, fino alla metà degli anni 1950, in tutto il mondo.
Un aggancio alla cooperazione come accoglienza delle diversità, alla ricchezza di culture diverse dalla nostra.

Mercoledì 24 aprile 2013 è stato presentato il libro “IL MONDO IN RISTO 3” . La sala della Federazione ha visto la presenza di quasi 200 colleghe e invitati esterni che, per più di un’ora e mezza, hanno ascoltato i relatori seduti sul palco.
Ha introdotto il Presidente Sergio Vigliotti ricordando come l’idea sia nata nel 2012 proclamato “Anno internazionale della cooperazione”. Di sicuro c’è uno stretto collegamento fra l’emigrazione odierna e l’emigrazione dei nostri nonni, genitori o fratelli. Inoltre, parlare delle donne emigrate collaboratrici di Risto 3 ottempera la missione della cooperativa che ha in primo luogo l’obiettivo di “promuovere opportunità occupazionali e di affermazione sociale nei confronti di donne e agevolare l’integrazione dei lavoratori di categorie deboli”.
Giuliano Beltrami, giornalista estensore del libro, ha sottolineato nel suo sentito intervento come, essendo il suo compito di cronista il raccontare storie, svolgere questo compito con le donne di Risto 3 sia stato soprattutto un piacere perché non si è mai trattato di storie banali o scontate. Non possono essere storie banali quelle di persone che abbandonano la terra dove sono nate per cercare un po’ d benessere, spinte spesso dalla disperazione e guidate sempre dalla speranza.
L’Assessora provinciale all’Immigrazione, Lia Giovanazi Beltrami, ha accolto in maniera molto positiva questa iniziativa considerato il dibattito politico(di una certa parte politica) che continua ad alimentare conflitti sociali non leggendo invece la positività che l’immigrazione porta al mondo economico e culturale del nostro Paese. Ha fatto i complimenti al fotografo Lucio Tonina per la scelta di evidenziare i volti con una fotografia in bianco e nero che mette in risalto gli sguardi.
Parole di congratulazioni ha espresso anche l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Trento, Violetta Plotegher, rimarcando la forte volontà del Comune nell’essere presente nelle politiche di integrazione della città.
Infine la scrittrice Antonia Dalpiaz ha letto 4 storie del libro. La sua sensibilità nella lettura ha dato anima alle parole raccontate facendoci partecipi, per un po’, della vita di tante colleghe e colleghi.

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Tutto appare programmato in anticipo e lentamente perdiamo la capacità di lasciarci stupire, di ammettere che l’insolito è possibile.

(L. Sepulveda)